Festa di San Giovanni: il rito si rinnova grazie alla musica barocca del '700
Era una delle principali feste della Capitale, culla del festival della canzone romana negli anni Venti del Novecento, simbolo della mangiata di lumache, ma anche di giochi popolari fino agli anni Sessanta. Poi il vuoto e deboli tentativi di rilanciarla ad opera del IX Municipio, quando la festa venne collocata nei giardini di via Sannio.
Da qualche anno la Festa di San Giovanni è tornata davanti alla Basilica, abbinando stand commerciali (con le lumache), spettacoli e artigianato. Ma la Festa di San Giovanni non è più quella di un tempo.
Nel 2016 si è comunque registrato un evento molto importante dal punto di vista culturale. La sera del 24 giugno l'Arcibasilica Papale di San Giovanni in Laterano è stata testimone di un evento eccezionale: la replica fedele del Concerto "IN NATIVITATE S. IOANNIS BAPTISTAE" suonato la sera del 24 giugno 1749, ben 267 anni fa !
Si è trattato di un concerto eccezionale, su musiche di Chiti, Frescobaldi e Pierluigi da Palestrina, eseguito dal Coro della Basilica accompagnato dall'antico Organo del '700, all'epoca uno dei più importanti del mondo, suonato anche da Handel.
Il concerto, disponibile su CD (acquistabile presso la Basilica), si basa su una affascinante scoperta musicologica: il Direttore del Coro del Laterano ha infatti ritrovato, dopo quasi tre secoli, gli spartiti originali di quella serata, e ha deciso di fare una replica.
Per favore non toccate le vecchiette
A Via Albalonga denunciati per manifestazione non autorizzata i residenti che protestavano contro il taglio degli alberi
Roma, 15 febbraio 2011. A chi interessa la disperazione dell'anziano signore che grida vedendo abbattere a pochi metri dalla sua finestra gli alberi che da decenni vivevano nella sua strada? A chi interessa la rabbia delle nonne che sbattono pentole e padelle per protestare contro i camion, le recinzioni, le ruspe, le moto-seghe, la polvere, il rumore che si sono materializzati qualche giorno fa nel cuore di Sangiovanni buttando all’aria tutta la vita del quartiere? Il loro dissenso non violento ricorda quello delle cacerolazos argentine.
Alcune signore attraversano avanti e indietro sulle strisce pedonali per attirare l'attenzione. Gli automobilisti non protestano, sembrano comprendere. Una persona in divisa invece pedina una donna anziana e quando raggiunge il marciapiede opposto le intima la consegna dei documenti per l'identificazione. Non si può attraversare la strada sulle strisce se non si è autorizzati preventivamente da qualcuno. La signora non comprende: cosa vuole quella divisa da lei? Perché deve mostrarle i suoi documenti personali? Cosa ha fatto di male?
In un quartiere stretto nella morsa dell'usura, mentre alloggi e locali finiscono nella rete del riciclaggio delle cosche, nonne, pensionati e casalinghe vengono fermati e identificati come delinquenti pericolosi.
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